Il momento della pensione è quello a cui tutti aspirano di arrivare per poter finalmente godere della propria libertà, dopo una vita dedicata al lavoro e al guadagno. Chi riesce a raggiungerla può davvero considerarsi un eletto, e non si scherza quando si dice che è un vero e proprio regalo dal cielo. Infatti, oggigiorno, e forse anche in futuro, è sempre più difficile andare in pensione.
Nonni e alcuni genitori si possono davvero considerare fortunati per aver goduto di un lavoro fisso e stabile durante il corso della loro vita, ma anche di aver avuto la possibilità, maturando i contributi e l’età pensionabile, di andare in pensione e godere dei propri affetti, dedicandosi a tutte quelle attività messe da parte perché il tempo non c’era mai. Ma oggi come funziona?
Le pensioni tra ieri e oggi
Quello delle pensioni è un tema che ogni governo tocca con molta delicatezza, annunciando sempre grandi stravolgimenti che poi non avvengono e a cui oggi nessuno crede più. In passato, il sistema pensionistico italiano era davvero il paradiso dell’Eden, poiché un operaio poteva aver versato contributi appena per 20 anni, ma giunto a 60 anni poteva richiedere il pensionamento, con una pensione di tutto rispetto.
Oggi, i lavoratori continuano a trovarsi tasse che servono a finanziare le pensioni, ma l’età pensionabile viene periodicamente allungata, tenendo conto del fatto che le aspettative di vita sono andate aumentando, ma non considerando che le capacità motorie e mentali no. Per cui, si può andare in pensione, sono se si soddisfano determinati requisiti.
Ecco quali sono questi requisiti
Oggi esistono diversi tipi di sistemi per andare in pensione. Ma tutti impongono dei limiti o in termini di denaro e di guadagni che è davvero un abominio alla luce di tanto lavoro e tanta fatica, o in termini di età, per cui ci si accontenta di lavorare un po’ di più, sacrificando la propria età e le proprie forze. Quali sono tutti i tipi di pensione oggi presi in considerazione dall’Ente e aperti a tutti?
- pensione di vecchiaia
- pensione anticipata
- pensione di invalidità
Queste tre sono quelle più richieste dagli italiani, ma ne esistono altre tipologie, tra cui la quota 100 che penalizza però il lavoratore dal punto di vista finanziario, perché la somma tra l’età e i contributi maturati deve essere 100, ma con un limite di età, superiore ai 65 anni. Insomma, c’è sempre quel quid che vincola la libertà di concedersi il proprio meritato relax fisico e mentale.
Le pensioni sono, restano e saranno il tallone d’Achille dell’Italia, dove sicuramente non c’è una soluzione, o almeno ancora non si conosce, per fronteggiare questa massiccia richiesta da parte dei lavoratori, dipendenti o autonomi, che ovviamente necessitano di vedere riconosciuti i loro diritti, in quanto la pensione rappresenta proprio uno dei cardini essenziali, se non il principale, per la salute della persona.